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Il Fee-Only Summit e le nuove sfide della consulenza indipendente

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ETFWorld ha posto delle domande alla Dott.ssa Valentina Di Nunno, analista finanziario Consultique SCF SpA e co-organizzatrice del Fee-Only Summit.

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Valentina Di Nunno, analista finanziario Consultique SCF SpA e co-organizzatrice Fee-Only Summit.

27 Agosto 2025 ETFWorld.it – Riproduzione Vietata in ogni forma anche parziale


ETFWorld : Il modello fee-only sta guadagnando terreno anche in Italia. Quali sono i principali fattori che ne stanno trainando la crescita e quali le resistenze culturali o pratiche ancora da superare?

Valentina Di Nunno : Il modello fee-only “fully independent” cresce perché intercetta una domanda sempre più matura di trasparenza e indipendenza. È una risposta concreta a chi vuole uscire da modelli condizionati da una remunerazione focalizzata sostanzialmente sulle retrocessioni. Tra le resistenze ancora da superare, sebbene da diversi anni il mercato sia caratterizzato da una svolta verso questo approccio, c’è la difficoltà per alcuni operatori, di compiere il salto definitivo verso l’autonomia e la libertà professionale. Questo elemento caratterizza maggiormente chi, all’interno delle strutture tradizionali, non ha ancora optato per un approccio fee-based e ritiene che gli investitori non siano pronti per questo nuovo modello. Attualmente, i consulenti indipendenti sono circa 800 di cui la metà lavora in proprio e l’altra metà all’interno delle società di consulenza SCF. Il Fee-Only Summit aiuta ad avvicinarsi al mondo della consulenza indipendente, offrendo strumenti concreti e testimonianze autentiche per chi vuole costruirsi una carriera in questo ambito.

ETFWorld : Perché la certificazione CFP® rappresenta oggi un vantaggio competitivo per i consulenti finanziari?

Valentina Di Nunno : In un mercato dove la fiducia è tutto, la certificazione CFP® è una garanzia di metodo, competenza e aderenza a standard etici internazionali. Portata in Italia da NAFOP e ASSOSCF e aperta a tutti i professionisti che intendono fornire un servizio di pianificazione, la certificazione è lo standard internazionale riconosciuto dal mercato. Abbiamo rilevato molto interesse anche da consulenti che lavorano all’interno di strutture tradizionali.
Essere CFP® significa parlare una lingua professionale globale, costruire relazioni solide con i clienti e posizionarsi come professionisti evoluti. Al Summit dedichiamo un’intera area a questo tema: esperienze concrete, casi reali e un confronto diretto su cosa significa, nella pratica quotidiana, lavorare secondo gli standard più elevati al mondo.

ETFWorld : Gli asset non tradizionali sono presenti nei portafogli e quali sono le principali sfide da affrontare?

Valentina Di Nunno : Nella consulenza indipendente i portafogli sono costruiti principalmente con strumenti liquidi e facilmente liquidabili, proprio per rispondere in modo flessibile alle esigenze di vita delle famiglie. L’obiettivo non è “battere il mercato”, ma raggiungere obiettivi concreti: protezione, sostenibilità, serenità finanziaria. Gli asset non tradizionali non sono esclusi a priori, ma vengono valutati caso per caso, in funzione del profilo di rischio, della pianificazione patrimoniale complessiva e delle condizioni di mercato. Il vero valore aggiunto del consulente indipendente sta anche nel non seguire le mode, ma guidare il cliente, selezionare con rigore e quando necessario dire “no”. L’indipendenza è anche responsabilità nella protezione del patrimonio familiare.

ETFWorld : Quanto incide l’aspetto emotivo nelle decisioni finanziarie e quale ruolo può giocare il consulente fee-only?

Valentina Di Nunno : La differenza sta anche nella gestione delle emozioni. Paura, euforia, ansia. Il consulente è una guida, un filtro razionale tra l’investitore e le sue pulsioni. Il suo valore emerge nei momenti di turbolenza, quando serve mantenere la rotta. Costruire un percorso coerente e sostenibile nel tempo richiede metodo, empatia e indipendenza. Ecco perché il rapporto umano resta centrale anche nell’era dell’intelligenza artificiale.

ETFWorld : Perché avete scelto Giuseppe Cruciani come ospite del FeeOnly Summit e cosa rappresenta per voi la sua presenza?

Valentina Di Nunno : Cruciani è una voce libera, che divide ma fa pensare. Lo abbiamo scelto perché incarna lo spirito “eretico” della consulenza: rompere schemi, sfidare il pensiero unico, mettere il cliente davvero al centro.
Nel nostro settore, scegliere l’indipendenza significa uscire dalla zona di comfort, rinunciare ai compromessi. È una sfida culturale prima ancora che professionale. E Cruciani può aiutarci a raccontarla con provocazione e intelligenza.

ETFWorld : Come si rapportano i consulenti fee-only con i grandi operatori del mercato? È una relazione di contrapposizione o di sinergia?

Valentina Di Nunno : I consulenti fee-only non si pongono in contrapposizione ideologica ai grandi operatori, ma li osservano e valutano con spirito critico e oggettività professionale. Le soluzioni offerte dal mercato vengono analizzate e selezionate esclusivamente in funzione del profilo del cliente e dei suoi obiettivi di vita, senza conflitti di interesse. Il punto fermo è sempre la pianificazione, che rappresenta il timone dell’intera relazione consulenziale. È la bussola che guida ogni scelta, dalla costruzione del portafoglio all’allocazione del patrimonio, fino alla protezione e al passaggio generazionale. L’indipendenza non è una bandiera ideologica ma un principio operativo: significa poter scegliere liberamente ciò che è davvero utile per il cliente, senza pressioni commerciali o condizionamenti esterni.

ETFWorld : Le nuove generazioni stanno guardando con interesse alla consulenza indipendente. Quali profili sono oggi più promettenti?

Valentina Di Nunno : Stiamo vedendo un’ondata di giovani, ex-bancari e neolaureati, attratti dalla libertà e autenticità della consulenza indipendente. I profili vincenti sono quelli che sanno unire competenze hard e soft: finanza, ma anche capacità digitali, comunicazione, ascolto, marketing. Al Fee-Only Summit dedichiamo spazi formativi mirati, proprio per aiutare i nuovi consulenti a costruire un’identità professionale completa e moderna.

ETFWorld : Quali sono le forze che, secondo voi, plasmeranno il futuro della consulenza finanziaria indipendente?

Valentina Di Nunno : Tre dinamiche stanno già riscrivendo il settore:
1. Tecnologia e AI, che aumenteranno efficienza e personalizzazione.
2. Normative sempre più favorevoli alla separazione tra consulenza e distribuzione.
3. Crescente consapevolezza del cliente che non si accontenta più di soluzioni standardizzate.
Il FeeOnly Summit continuerà ad essere il luogo dove queste tendenze si anticipano, si comprendono e si traducono in strumenti concreti.

Fonte: ETFWorld – Riproduzione Vietata in ogni forma anche parziale

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