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Tavola Rotonda di ETFWorld e Global X – ETF e Cybersecurity : Perche’ investire in un settore in costante crescita

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Tavola Rotonda di ETFWorld e Global X – ETF e Cybersecurity : Perche’ investire in un settore in costante crescita

Edoardo Passaretti, Regional Director di Global X ETFs


03 Maggio 2023 ETFWorld – Riproduzione Vietata in ogni forma anche parziale


Benvenuti alla nostra Tavola Rotonda sul tema degli ETF e la Cybersecurity: Perche’ investire in un settore in costante crescita

La crescente dipendenza dalle tecnologie digitali e la diffusione delle reti informatiche hanno reso la sicurezza informatica una priorità assoluta per le aziende e gli investitori.

In questo contesto, gli ETF sulla Cybersecurity rappresentano un modo interessante per investire in aziende che operano in questo settore in costante crescita.

In questa Tavola Rotonda, esperti del settore degli ETF e della Cybersecurity discuteranno delle tendenze attuali del mercato, delle sfide e delle opportunità per gli investitori e degli aspetti tecnici e normativi legati a questo tema.

ETFWorld: Quali sono le principali tendenze nel settore della Cybersecurity e come queste tendenze influenzano la vostra strategia di investimento nei confronti delle aziende che operano in questo settore?

Edoardo PassarettiGli attacchi informatici crescono in frequenza, magnitudine e gravità sia in senso di danni economici sia reputazionali, per individui, imprese di ogni dimensione e governi di ogni Stato. La sofisticatezza e la sempre maggiore sicurezza delle operazioni digitali continuano dunque a essere una delle principali preoccupazioni per imprese e nazioni, specie in un mondo sempre meno collaborativo e globalizzato. La tendenza a livello di universo investibile è chiaramente la digitalizzazione di ogni settore, il che porta a generare più dati, sempre più vitali per il funzionamento di ogni attività, e dunque a doverli proteggere.

Se fino a pochi anni fa la Cybersecurity poteva essere affare di quei pochi che affidavano a supporti digitali dati sensibili, oggi nessuno si può più permettere di non avere una strategia di difesa cibernetica.

Parafrasando una frase antica: “le vie del Terziario sono infinite”… oggi tutto è servizio e tutti i servizi sono digitali. Lavoriamo e consumiamo da casa. Non tutti i lavori potranno essere ibridi ma tutti, anche il più fisico, avrà tutto sul cloud. Anzi l’agricoltura paradossalmente è già uno dei settori che genera più dati nello sforzo di minimizzare input, quali acqua e suolo sempre più drammaticamente scarsi, e massimizzare output produttivo. Di pari passo con la migrazione sul cloud delle nostre esistenze viaggia la sicurezza informatica, il SASE è solo uno dei grandi balzi in avanti che stiamo facendo nella ricorsa a proteggere la nostra preziosa nuvola di dati. Altre novità in sviluppo sono ad esempio a sicurezza cloud basata sull’intelligenza artificiale di SentinelOne, le piattaforme integrate di Palo Alto Networks che offrono sicurezza end-to-end, la piattaforma Cloud-One di Trend Micro.

Dynatrace, CrowdStrike, ZScaler sono oggi tra i principali provider di offerte integrate di intelligenza artificiale e machine learning nel settore, sfornano novità praticamente quotidiane e siamo solo ai primordi di questa integrazione. Global X con la sua ricerca su tutti i continenti cerca non solo di offrire soluzioni di investimento sempre attuali in settori altrimenti non indicizzati, che oggi chiamiamo ‘tematici’ con dicitura riduttiva perché avrebbero di certo già dignità di ‘settoriali’, ma classifica costantemente l’universo investibile monitorando la sovrapposizione di alcuni sottosettori tech che tendono a convergere come IA e Cybersecurity. Noi stessi utilizziamo algoritmi di linguaggio di IA per far sì che i nostri indici investano nelle aziende più strettamente coinvolte in un dato mercato.

ETFWorld: Come valutate le aziende che operano nel settore della Cybersecurity? Come scegliete i titoli che compongono i vostri ETF sulla Cybersecurity? Quali sono i criteri di selezione?

Edoardo Passaretti: L’ETF di Global X Cybersecurity UCITS ETF – BUG IM identifica le società che forniscono servizi e software di sicurezza informativa. Richiediamo che le aziende traggano almeno il 50% dei loro ricavi da attività legate alla sicurezza informatica per essere incluse nell’ETF per garantire un’esposizione mirata al tema.

Le società vengono quindi ponderate in base alla loro capitalizzazione di mercato, con un sistema di Cap&Floor, ossia un peso massimo e minimo per singolo componente, che evita da un lato problemi di liquidità e dall’altro una eccessiva diluzione.

ETFWorld: Quali sono i principali vantaggi degli ETF sulla Cybersecurity rispetto ad altri strumenti di investimento nel settore?

Edoardo PassarettiUn ETF, come un diamante, se fatto bene è per sempre! In realtà la chiave è nell’indice che un ETF replica: se costruito con i dovuti criteri, magari con il supporto appunto di un algoritmo di screening dell’immensità di informazioni disponibili, non solo dà un accesso costo-efficiente a settori altrimenti difficilmente investibili tramite altri strumenti, ma è anche una esposizione “futuribile”, che mi si passi il termine, ossia un cassetto pronto a recepire i player che oggi ancora non sono quotati, che non conosciamo ancora o che ancora non esistono. Tutto questo Exchange-Traded ossia scambiabile in un istante negli orari di borsa, che vuoi di più!

ETFWorld: Quali sono i principali rischi associati agli ETF sulla Cybersecurity? Come li gestite?

Edoardo PassarettiSebbene riteniamo che la sicurezza informatica sia un tema a lungo termine con una lunga strada davanti a sé in termini di opportunità, nessun investimento è privo di rischi. Anzi è un settore con un’elevata volatilità data la dimensione medio-piccola delle società che stanno emergendo dietro alle mega cap apripista. Inoltre, la tecnologia si evolve molto rapidamente: con nuovi cambiamenti di paradigma che emergono spesso non è da assumere che i leader attuali del mercato lo restino per sempre, ma su questo aspetto in realtà la diversificazione interna di un ETF e il ribilanciamento regolare dell’indice può giovare.

Infine, dato che queste società sono ad alta crescita, tendono ad investire in modo aggressivo nell’aumento della quota di mercato, il che può ridurre al minimo i profitti che ottengono nel breve termine, specie all’inizio del loro percorso.

ETFWorld: Pensate che la pandemia e la guerra in Ucraina abbia influenzato il settore della Cybersecurity e gli investimenti in questo settore?

Edoardo Passaretti:  La guerra in Ucraina ha sicuramente inasprito i rapporti tra alcuni Stati, anche i rapporti digitali dunque e le reticenze ad utilizzare sistemi di sicurezza informatica o reti di comunicazione non nazionali. Tutto iniziò con i pali del 5G di Huawei, passando dalla pandemia che ovviamente ci ha costretto a realizzare che la nostra vita era già sul cloud e con essa tutte le informazioni personali, aziendali e nazionali. Nel 2022, la spesa globale per la sicurezza informatica è cresciuta di quasi l’8% su base annua.

ETFWorld: Quali sono i fattori macroeconomici che possono influenzare il settore della cybersecurity e di conseguenza gli ETF su questo tema?

Edoardo Passaretti:  Le crescenti pressioni normative per una conformità informatica e una migrazione digitale delle amministrazioni pubbliche, una deglobalizzazione belligerante, cyber-attacchi tra nazioni in aumento e aziende che danno priorità alla sicurezza in un mondo sempre più digitale. Il quadro geopolitico a tinte non troppo rosee del nostro povero globo terracqueo porterà la sicurezza informatica tra le spese più essenziali per la difesa e a prendere sempre più parte dei budget dei governi e delle aziende strategiche.

La Cina ha sempre nascosto i suoi dati e protetto le aziende strategiche nazionali dietro il cosiddetto Great Chinese Firewall, e con la Russia sono da sempre all’avanguardia nella guerra cibernetica. Sicuramente non è un caso: il divario militare “convenzionale” con l’egemone a stelle e strisce si presentava e presenta incolmabile dunque si sono focalizzate sui nuovi ambiti e tecnologie futuristiche i cui sviluppi potessero potenzialmente cambiare del tutto il paradigma. Europa e Stati Uniti stanno correndo ai ripari cercando di ridurre la propria dipendenza estera in settori strategici, non solo tech ma anche materie prime e fattori per l’agricoltura. Rincorsa resa affannosa da eventi quali pandemia e guerra che hanno drasticamente spezzato le catene di approvvigionamento globali e accelerato l’adozione di modelli di business e consumi digitali.

I moltissimi provvedimenti di USA e UE per lo sviluppo di mercati locali o di prossimità di risorse divenute strategiche, come infrastrutture digitali efficienti per dati sicuri e nuove materie prime per la transizione energetica e le nuove tecnologie, sono tra i motivi principali che ci spingono a emettere un ETF su un determinato settore che quando diventa priorità dei governi, oggetto di incentivi e di crescenti attenzioni pubbliche iniziamo a chiamare trend.

In termini di svantaggi, riteniamo che il tema potrebbe essere suscettibile a budget IT ampiamente ridotti.

In particolare, la spesa per strumenti e software di sicurezza legacy, nonché servizi personalizzati, potrebbe essere ridotta, danneggiando i flussi di entrate non-cloud dei principali provider di soluzioni di sicurezza informatica. Tuttavia, riteniamo che il capitale sarà probabilmente reindirizzato per supportare esigenze emergenti come la sicurezza degli endpoint, la sicurezza dei dati, la sicurezza del cloud e altre sfide emergenti del nuovo ambiente operativo ibrido e digitalizzato. Inoltre, le aziende potrebbero anche favorire le attività in abbonamento rispetto al resto.

ETFWorld: Come vedete l’evoluzione del settore della cybersecurity nei prossimi anni? Quali sono le opportunità e le sfide che si presenteranno per gli investitori?

Edoardo Passaretti:  Poiché la natura degli attacchi informatici continua a cambiare, anche le esigenze dei servizi di sicurezza informatica devono evolversi. La chiave è guardare alle società pureplay che stanno crescendo insieme al settore. Non prevediamo che il panorama degli attacchi si attenuerà in un futuro prossimo, in particolare poiché le aziende e i consumatori globali continuano a fare affidamento sulla tecnologia per le operazioni quotidiane. Le diverse esigenze di sistemi di sicurezza aumenteranno la domanda di fornitori indipendenti, e le probabilità di forti sorprese rispetto alle stime di consenso sono incredibilmente alte per le scorte di sicurezza. Data la qualità delle attività informatiche e il recente calo delle valutazioni, riteniamo che il rapporto rischio/rendimento sia molto interessante.


Fonte: ETFWorld – Riproduzione Vietata in ogni forma anche parziale

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