ETF World : I dati macro diffusi nel corso del mese di gennaio e nella prima parte di febbraio hanno confermato la forza e la solidità dell’economia americana, riflessa nell’ottimo andamento di Wall Street che ha fatto registrare i nuovi massimi storici.
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Prosegue nel frattempo il dibattito sulla data di inizio dei tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Secondo il CME FedWatch Tool la maggior parte degli operatori si aspetta che a marzo la Fed mantenga il costo del denaro stabile al 5,25-5,5%. Il primo taglio è atteso infatti per il mese di maggio, a cui dovrebbero seguire altri quattro tagli entro la fine dell’anno.
Nel frattempo l’attenzione degli operatori è sempre rivolta ai dati relativi al livello di inflazione: per il mese di gennaio è previsto un calo al 2,9% dal 3,4% precedente, mentre il dato core è visto in flessione dal 3,9% al 3,7%. Per l’Eurozona, secondo le previsioni che emergono dall’ultimo outlook economico dell’OCSE, è prevista una crescita dello 0,6% nel 2024 (lo 0,3% in meno rispetto alle stime di novembre).
E’ stato rivisto al ribasso anche il dato per il 2025, +1,3%, contro il +1,5% delle previsioni precedenti. L’inflazione dovrebbe invece scendere dal 5,4% del 2023 al 2,6% del 2024 (-0,3% rispetto alla rilevazione precedente) e al 2,2% nel 2025 (-0,1%).
BTP FUTURE
Il Btp future è stato respinto dalla barriera grafica posta a 119,30 punti e ha subito una rapida correzione. Il quadro tecnico di breve periodo si sta quindi indebolendo: prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Pericolosa una discesa sotto i 116,75 punti in quanto potrebbe innescare un’ulteriore flessione che avrà un primo target in area 116,10-116 e un secondo obiettivo a 115,70 punti. Lo spread Btp-Bund, dopo essere sceso fino ad un minimo di 146 punti, ha iniziato a risalire ma, non essendoci particolari tensioni, è rimasto al di sotto dei 160 punti base.
BUND FUTURE
Anche il Bund future ha subito una rapida flessione, innescata dal mancato superamento della barriera posta a 136,30 punti, ed è sceso fino a quota 133,20.
La struttura tecnica di breve periodo rimane contrastata: un ulteriore cedimento troverà comunque un primo supporto attorno a quota 132,70 e un secondo sostegno a ridosso dei 132,40 punti.
T-bond FUTURE
Il T-bond future, dopo essere salito fino ad un picco intermedio a quota 124,75 punti, ha battuto velocemente in ritirata e si è portato a ridosso dell’importante sostegno grafico posto a 119 punti: il cedimento di quest’ultimo livello (confermato in chiusura di seduta), fornirà un pericoloso segnale ribassista, con proiezione teorica a 116,50 punti. Soltanto il ritorno sopra 121,50 potrebbe fornire una dimostrazione di forza.
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Fonte: ETFWorld.it